Otturazione Denti Milano
La ricostruzione di un dente, lesionato a causa di una frattura o di una carie, fa parte della cosiddetta odontoiatria conservativa, il cui scopo è quello di curare e mantenere in salute il dente originale. Naturalmente si rende assolutamente necessaria per evitare che il problema possa degenerare andando a compromettere in modo definitivo il dente che, quindi, andrebbe persino rimosso.
In cosa consiste un’otturazione dentale
Il dente è composto da una corona, ovvero quella parte che si sviluppa all’esterno della gengiva, ricoperta dallo smalto un materiale estremamente resistente formato per la maggior parte da minerali che contribuiscono a renderlo il composto più duro dell’intero corpo umano. La dentina, invece, è responsabile della colorazione del dente ed è un tessuto che, per composizione, si avvicina a quella presente all’interno dell’osso.
Ci sono, poi, la radice ed il colletto. Quando il mal di denti comincia a farsi sentire è bene consultare immediatamente uno studio dentistico di Milano per evidenziarne le cause e procedere con le cure adeguate; anche un problema di lieve entità, infatti, se trascurato troppo a lungo può determinare seri problemi che potrebbero richiedere la devitalizzazione del dente o la sua asportazione. Un intervento di endodonzia, infatti, è molto differente da un’otturazione dentale poiché implica un trattamento più radicale che coinvolge la polpa, ovvero quel tessuto molle che comprende il nervo ed assicura la vitalità del dente stesso.
Nel caso di un’otturazione, invece, i soli tessuti interessati sono lo smalto e la dentina sui quali il dentista opera per rimuovere completamente la carie e ripristinare la funzionalità completa del dente. Ciò è possibile solo nei casi di carie superficiali, in caso contrario, invece, sarà necessario spingersi in profondità per disinfettare i tessuti e cercare di salvare il dente.
Negli ultimi anni sono stati fatti molti progressi anche per quanto riguarda l’otturazione dei denti sia per la compatibilità e la qualità dei materiali usati sia per la parte estetica, che per il paziente ha un’importanza rilevante.
Quando rivolgersi al dentista
Come per tutte le malattie, la prevenzione è fondamentale; una visita periodica dal dentista può far individuare una carie in modo precoce, evitando ulteriori complicazioni e limitandosi ad semplice intervento di odontoiatria conservativa, superficiale e rapido da eseguire. Ciò diventa ancora più importante qualora il paziente abbia un tipo di carie asintomatica, ovvero priva di qualunque dolore o campanello d’allarme che possa farla identificare nel primo stadio.
Questo tipo di carie, infatti, si manifesta quando è già in forma avanzata e spesso non è più possibile salvare il dente. Ogni sei mesi, dunque, sarebbe opportuno prenotare una visita presso il proprio studio dentistico di Milano di fiducia anche per curare carie di lievi entità. Ci sono poi dolori acuti che si fanno sentire all’improvviso e che, quasi sempre, indicano proprio la presenza di una carie; il consiglio è quello di non trascurare questi sintomi poiché il processo inizia intaccando lo smalto, poi la dentina ed infine arriva alla polpa compromettendo la radice e causando una pulpite ed un ascesso dentale che quasi sempre non sono curabili con un’otturazione, ma richiedono un intervento di endodonzia.
Un discorso a parte va fatto per i bambini ed i denti da latte. Molti genitori, infatti, ritengono che in questo caso le carie non debbano essere curate perché i denti sono destinati a cadere. Si tratta, tuttavia, di una considerazione sbagliata poiché essi, avendo uno spessore minore di quelli definitivi, sono più sensibili ed una carie profonda e trascurata potrebbe procurare molto dolore al bambino, fino ad arrivare alla perdita del dente. È consigliabile, quindi, rivolgersi sempre al proprio studio dentistico per valutare il miglior intervento da fare ed evitare un fastidioso mal di denti al bambino.
Tecniche e materiali
Le tecniche usate per l’otturazione del dente sono ormai entrate a far parte della routine per la cura dell’apparato dentario. La cavità, dopo essere stata pulita e disinfettata, viene riempita con vari tipi di materiali, la cui composizione varia in base alle necessità del paziente e dai costi.
In tempi passati l’unico materiale usato per l’otturazione era l’amalgama, ovvero un composto fatto di vari metalli, argento, rame, stagno e mercurio. Tale sostanza, infatti, è impiegata fin dal 1818 per la riparazione dei denti. Le particelle metalliche polverizzate sono mescolate al mercurio ottenendo così una pasta modellabile che viene messa nella cavità del dente ed indurisce in modo rapido.
Oggi si tende a non usarla più poiché ritenuta potenzialmente dannosa per l’organismo a causa della presenza del mercurio, inoltre essa da un punto di vista estetico è poco accettata per via del colore anche se, fra i lati positivi vi sono il basso costo e dalla lunga durata. In alcune nazioni l’amalgama è fuori legge.
L’oro è un altro dei materiali usati per le otturazioni, ha un costo molto elevato, ma dura a lungo ed è ben tollerato dalle gengive. All’oro vengono aggiunti platino, argento e rame ottenendo così delle leghe adatte per effettuare degli intarsi. Alla fine l’oro mostra molta resistenza all’abrasione, una buona facilità di lavorazione e la possibilità di modellare perfettamente l’intarsio alla superficie dentale ed alla cavità; l’otturazione così ottenuta è fissata tramite cemento idoneo.
Da un punto di vista estetico, per i denti anteriori e per altre esigenze, le cosiddette otturazioni bianche rappresentano la soluzione ideale. Si tratta di resine che vengono scelte in base al colore del dente originale, sono lucide ed il risultato finale si avvicina molto all’aspetto naturale. Purtroppo, però, hanno un costo elevato ed una durata limitata, inoltre non possono essere usate per i molari. Uno dei difetti, inoltre, è la retrazione post indurimento causata dalla particolare natura delle resine. Il dentista, per ovviare a questo, inserisce nella cavità del dente piccole quantità per volta che vengono indurite in modo separato. Per farlo il composto viene irradiato con una speciale luce blu che lo rende molto simile ai denti.
Infine c’è la porcellana per la realizzazione di intarsi dentali. Tale materiale ha una perfetta compatibilità con i tessuti circostanti e non mostra effetti collaterali in quanto è una sostanza inerte, ovvero priva di qualsiasi reazione chimica. Da un punto di vista puramente estetico rappresenta la soluzione migliore poiché la porcellana ha lo stesso colore del dente, è antimacchia ed anti-ingiallimento, permette otturazioni durature grazie alla presenza di particolari metalli. L’aspetto negativo è rappresentato dal costo particolarmente elevato.
Negli ultimi anni sono state realizzate delle ceramiche che si adattano bene ai vari denti, sia quelli anteriori che quelli posteriori. Gli intarsi e le corone parziali vengono realizzate nei laboratori odontotecnici dopo che il dentista ha preso il calco del dente del paziente; per farlo ormai si ricorre a programmi al computer raggiungendo così un grado sempre più elevato di perfezione. Quando il lavoro è concluso esse vengono posizionate sul dente con sostanze adesive particolari che le rendono ancora più stabili.
Come si effettua l’otturazione dei denti
Durante la visita preliminare presso lo studio dentistico di Milano si procede alla valutazione del danno del dente mediante apposita strumentazione ed eventuale radiografia. Successivamente, dopo aver posizionato la diga di gomma, viene fatta l’anestesia; anche se l’intervento è superficiale, infatti, in questo modo si evita qualunque dolore derivante dagli strumenti usati dal dentista.
L’anestesia viene fatta localmente tramite puntura ed è necessario attendere qualche minuto prima che faccia effetto. A quel punto sarà possibile operare sul dente. Si comincia con il togliere la carie al fine di eliminare ulteriore fonte d’infezione e scongiurare il diffondersi del dolore. Con frese apposite si crea una cavità dove viene collocato il materiale necessario all’otturazione del dente.
Il materiale sarà scelto in accordo con il paziente anche in base al budget a disposizione ed al tipo di otturazione da fare (dente anteriore o posteriore). Dopo che il materiale è indurito la fase finale consiste nella sagomatura della cavità e nella rimozione di eventuali eccessi che rendono difficoltosa la chiusura della bocca e la masticazione. Tramite frese rotanti l’otturazione viene perfettamente adattata alle necessità del paziente, eliminando impurità ed escrescenze.
A questo punto l’intervento di otturazione del dente è conclusa. Durante la visita preventiva, inoltre, il dentista sceglierà il materiale con cui procedere all’otturazione. In caso di resine e porcellana va scelto anche il colore che più si avvicina a quello naturale e questo viene fatto tramite un’apposita scala di colori, suddivisi per tonalità ed intensità.
Complicazioni e rischi
L’intervento di otturazione del dente non implica particolari rischi poiché si tratta di un’operazione piuttosto semplice e di routine. Bisogna tuttavia avvertire il dentista qualora si sia a conoscenza di qualche allergia, magari nei confronti dell’anestesia, dei componenti delle amalgame o del lattice dei guanti. Più che altro qualche problema potrebbe insorgere dopo l’otturazione, con il distacco del materiale usato se l’ancoraggio non è avvenuto in modo perfetto oppure con la rottura del dente se le pareti si sono assottigliate troppo durante il trattamento. Come anticipato, se la carie è molto profonda, è anche possibile che il dentista non possa eseguire una semplice otturazione ma debba procedere con una cura canalare.
Cosa fare dopo un’otturazione
Gli stessi operatori dello studio dentistico di Milano daranno tutte le indicazioni da seguire subito dopo l’otturazione. In linea di massima le sole raccomandazioni riguardano una particolare attenzione quando si è ancora sotto effetto dell’anestesia (circa 3 – 4 ore) per evitare di schiacciarsi la lingua o la guancia. Non bisogna, inoltre, mangiare entro le due ore che seguono l’otturazione per aspettare che il materiale aderisca perfettamente al dente. Subito dopo che l’effetto dell’anestesia è terminato si potrebbe avvertire ancora un leggero dolore ed una sensibilità verso il caldo ed il freddo; in genere la situazione si normalizza rapidamente, ma, se il dolore dovesse persistere nelle settimane seguenti, consigliabile rivolgersi ancora al dentista.
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